Che sia da una moka, da una tazzina fumante di un bar affollato o dalla finestra del vicino al mattino, il caffè è da sempre la buona ragione per eccellenza composta da compagnia e tradizione.

Molteplici modi per gustarlo, miscelato dalla più varia fantasia con aromi e spezie, crudo o tostato, nel palato ci portiamo fasi di lavorazione, colore e attesa.

La leggenda narrata più conosciuta in merito a questa insostituibile bevanda afferma che tutto abbia avuto origine da un pastore che portava a pascolare le capre in Etiopia. Un giorno queste incontrando una pianta di caffè iniziarono a mangiucchiare fogli e bacche. Giunta la notte, anziché riposare, si misero a gironzolare con energia e vivacità mai vista in precedenza. Il pastore rimase sbalordito osservando questo risultato e incuriosito iniziò a prelevare le bacche, a tostarle e macinarle ottenendo così il primo caffè della storia.

Nel corso degli anni il modus operandi non è cambiato poi molto. Si inizia il lavoro con la raccolta, che è una delle fasi più importanti nella produzione. La separazione tra bacca e seme, la lavatura, l’asciugatura e la spazzolatura permette poi di procedere alla tostatura e in seguito alla macinatura. Ogni varietà viene torrefatta separatamente conservando sapore e fragranza. Durante questa lavorazione si sviluppano i principi aromatici e si liberano gli olii essenziali.

Grazie al grande successo riscosso di questa bevanda, possiamo smettere di pensare che il caffè sia buono solo al bar e trasportare l’aroma unico e persistente in casa nostra, nei nostri risvegli più silenziosi, o nei pomeriggi più duri in ufficio.

Con 8 grammi o poco meno, con poche e semplici mosse, abbiamo il diritto di concederci un piccolo stop sotto il sole e il profumo Brasile tra le nostre mani.

Quello del caffè in capsule è un settore nato da poco ma che va dritto verso la conquista della vetta. Ogni anni, nel mondo, vengono vendute oltre dieci miliardi di capsule, ovvero circa una tazzina e mezza di caffè per ogni abitante del Pianeta Terra. I numeri di questo settore crescono a vista d’occhio e si prospettano sempre più imprenditori che si affacciano su questo settore pieno di risorse e sapori.

Occorre senz’altro esperienza e professione per ottenere un prodotto finale di buon livello. E’ richiesta anche capacità nello scegliere e tostare le migliori qualità Arabica e Robusta, in questo modo si possono ottenere miscele uniche, ricche di aroma e intense o delicate all’interno di grani, delle capsule o delle cialde. Le diverse miscele di caffè infatti regalano risultati finali diversi, ed ogni composto è realizzato tenendo bene a mente il gusto che si vuole ottenere.

Se si punta a privilegiare un gusto delicato, armonico e leggermente acidulo si provvederà ad utilizzare maggiormente la qualità Arabica, invece se si desidera regalare un gusto più amaro con un corpo molto più deciso, strutturato, tendente all’amaro si tenderà a prediligere la Robusta.

La miscela scelta viene inserita dei piccoli contenitori monodose in plastica alimentare, ovviamente sigillata in un ‘atmosfera protettiva grazie all’aiuto di gas come l’azoto che permette al caffè  di conservare il proprio aroma senza alcuna alterazione e a mantenere integro per un lungo tempo, solitamente fino a due anni dalla lavorazione , e di sprigionarlo solamente nel momento della rottura dell’involucro contenente la capsula o la cialda così da garantire un espresso cremoso, presente e forte come al bar, ma con l’intimità delle mura domestiche.

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